La subacquea tecnica è spesso vista come un’attività rischiosa e per certi aspetti “estrema”; questo lo può senza dubbio essere, senza un adeguato percorso di formazione e una consapevolezza che porti l’allievo ad un approccio diverso dell’attività subacquea.
Una corretta condotta, che noi chiamiamo “pensiero tecnico”, limita le esposizioni ai rischi propri di una pratica in un ambiente dove la sopravvivenza è direttamente legata all’attrezzatura, ma soprattutto ad una profonda conoscenza delle tecniche e delle procedure.
Diversamente dai corsi subacquei ricreativi, i corsi tecnici richiedono un impegno decisamente superiore, in termini fisici ma soprattutto mentali.
Il corretto approccio ad un corso tecnico dovrebbe essere quello di una completa apertura mentale verso l’insegnamento che viene impartito, con il fine ultimo della migliore formazione per l’ottenimento dei risultati, svincolato dal semplice conseguimento di un brevetto subacqueo.
L’ottenimento della certificazione, come subacqueo tecnico, è sempre subordinato al pieno raggiungimento degli obiettivi e delle performance, unico modo di gestire poi in sicurezza ogni tipo di immersione esplorativa.